11/04/20

CELEBRARE LA PASQUA IN TEMPI DI CORONAVIRUS

Celebrare la Pasqua in tempi di pandemia è, per i credenti, un’autentica sfida . Quando tutto vacilla e  l’unica alternativa è quella di restare in attesa,testimoniare la fede nel Signore Risorto, il Vivente, è segno di serena fiducia e di coraggioso rinnovamento: la vita è più forte della morte. Il Signore  va cercato, non tra i morti poiché  il sepolcro è vuoto, ma lì dove la vita fiorisce: accanto ai medici, agli infermieri, ai volontari,  a tutti quanti  che  si prendono cura di coloro che soffrono e sono provati dal dolore e dallo sconforto. A Pasqua siamo rigenerati nei valori che danno senso vero alla nostra esistenza, in particolare quello dell’ascoltare, per cui non supplichiamo a Dio che intervenga per cambiare la situazione, sprecando continuamente le nostre parole, ma ascoltiamo Lui nella sua Parola, che come un pane, ci nutre e ci dà vigore per affrontare e superare ogni avversità. Così sappiamo anche ascoltare meglio l’altro ed offrire quella stessa pace che Gesù, nel giorno di Pasqua, ha regalato ai suoi discepoli, mostrando i segni della sua Passione, del suo amore incondizionato: le ferite della mano e del costato. Saper ascoltare l’altro e mostrare allo stesso tempo gesti di accoglienza e di comunione, è già vittoria sopra ogni situazione di crisi.E’ questa la forza di chi non si arrende di fronte al male e al dolore, ma sa agire perché tutto migliori. Ed anche senza rituali in chiesa, né celebrazioni religiose, né feste tra parenti e amici,  la Pasqua ci dona questo splendoredi vita autentica, di gioia nel dolore,per essere anche noi riflessi di luce e di speranza. Buona Pasqua a tutti voi!

Fr. Ricardo Perez Marquez, osm
Centro Studi Biblici “G. Vannucci” (Montefano – Mc)